Anno 2 Numero 089 Suppl.

 

Direttore Responsabile Guido Donati

 

ISOLE LOFOTEN, PARADISO D’EUROPA, FINALMENTE SALVE

WWF: “UN REGALO DI NATALE PER L’AMBIENTE:
LA NORVEGIA RINUNCIA A ESTRAZIONI DI GAS E PETROLIO”


Roma, 18 dicembre 2003 - La Norvegia ha appena annunciato di voler rinunciare al progetto di estrazione di gas e petrolio nelle isole Lofoten, uno degli ultimi paradisi d’Europa, un arcipelago artico ricchissimo di fauna e di risorse ittiche importanti come aringhe e merluzzo.
Una decisione che, secondo il WWF, rappresenta una svolta visti gli ‘appetititi’ che le compagnie petrolifere, come Shell, Statoil e Norske Hydro, avevano mostrato sull’area marina circostante per effettuare trivellazioni. Il no del governo di Oslo è arrivato come un vero e proprio regalo di Natale, nonostante il fatto che le compagnie petrolifere sostenessero che sotto quei mari si trovasse petrolio per un valore di un miliardo di dollari.
Le forti pressioni del WWF, delle comunità dei pescatori e degli operatori turistici che si sono susseguite negli ultimi due mesi, così come il profondo disagio degli ambienti politici e sociali del paese, hanno costretto la Norvegia a rifiutare l’ “affare-petrolio” nelle Isole Lofoten almeno fino al 2005. Il WWF spera che entro quella data il governo protegga definitivamente l’intera area per completare il Piano di Gestione del Mare di Barents.

Il WWF ricorda che questo arcipelago ospita gli stock ittici più importanti di aringhe e di merluzzo (qui si riproduce la più vasta popolazione del merluzzo artico norvegese, tra i più pregiati del mondo), nonché branchi di capodogli e orche (oltre 700 esemplari che giungono sin qui ogni inverno proprio per nutrirsi di aringhe), tra le più vaste colonie di uccelli marini europee (tra cui pulcinella di mare e cormorani). Inoltre, non più di un anno fa, nei fondali delle Lofoten sono state scoperte perfino tra le più vaste barriere coralline di acqua fredda. Lo sviluppo petrolifero avrebbe comportato rischi enormi, a partire dagli eventuali sversamenti di greggio in mare che avrebbero messo in ginocchio l’economia della pesca e distrutto l’ambiente marino. “Quella del governo Norvegese è una decisione molto importante che deve essere assolutamente mantenuta – ha dichiarato Gianfranco Bologna, segretario aggiunto del WWF Italia – Le isole Lofoten sono un vero e proprio paradiso. Rinunciare alle estrazioni di petrolio rappresenta una scelta importante per il futuro: finalmente il Governo ha deciso di non farsi trascinare dai profitti a breve termine che derivano dall’estrazione di gas e petrolio”.
Il WWF però è ancora preoccupato per le intenzioni del governo di permettere prospezioni petrolifere nell’area di Goliath, nel nord della Norvegia. Anche quest’area è vicinissima a grandi colonie di uccelli marini e importanti riserve ittiche. “Il governo norvegese sta mettendo a punto un Piano di Gestione del Mare di Barents e il solo pensare che zone naturalistiche importanti come quelle di Goliath vengano destinate all’estrazione di petrolio e di gas è assolutamente folle – ha dichiarato Samantha Smith, direttore del Programma Artico del WWF - Il WWF si opporrà fortemente a qualunque simile decisione in merito”. Secondo Il recente rapporto del WWF sulla biodiversità della ecoregione Mare di Barents, le aree più vulnerabili e di valore sotto il profilo naturalistico sono minacciate soprattutto dall’industria del petrolio.

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