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GREENPEACE: NATALE APPESI ALL’ALBERO PER
SALVARE LA FORESTA
www.greenpeace.it Roma, 22 dicembre 2003 Saranno un Natale ed un capodanno un po’ speciali
quelli che passeranno gli attivisti di Greenpeace e della Wilderness
Society australiana, per salvare una foresta della Tasmania.
Un gruppo di militanti ha deciso di vivere a 84 metri d’altezza, su un
eucalipto della Styx Valley, in Tasmania, per frenare il disboscamento e
impedire che alberi vecchi anche 400 anni diventino truciolato e carta
per le industrie giapponesi.
Nei giorni scorsi l’albero è stato addobbato da migliaia di luci
natalizie ed è diventato così, grazie ai climbers di Greenpeace, un
originale albero di Natale.
Dalla cima dell’ “eucalyptus regnans” gli attivisti passeranno le feste,
comunicando attraverso la tecnologia: le foto delle azioni partono da un
computer portatile e vengono spedite via satellite a tutto il mondo.
Greenpeace propone di includere la Styx Valley, importante risorsa
turistica di quest’isola a Sud dell’Australia, nella lista delle aree
protette, per combattere la piaga del taglio illegale delle foreste
primarie.
Nel 2000, nelle aree prive di tutela, sono state tagliate 5,3 milioni di
tonnellate di legname: i dati degli anni successivi non sono noti perché
il governo ha deciso di non renderli pubblici. Basti pensare che, nel
’96, soltanto il 13 per cento delle foreste primarie era rimasto
intatto.
Tra i maggiori responsabili la compagnia del legname Gunn, che vende ai
giapponesi 4 milioni di tonnellate di alberi secolari ogni anno. Ogni
area disboscata viene poi incendiata per fare spazio alle coltivazioni.
«Abbiamo ricevuto messaggi di solidarietà da tutto il mondo», dice
Rebecca Hubbard, di Greenpeace. «Ne abbiamo bisogno: se non riusciremo a
fermare le motoseghe, la “valle dei giganti” , come chiamano qui la Styx
Valley, diventerà una landa piatta e uniforme». |
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