Agenzia di Stampa

Anno 2 Numero 56 Mercoledì 30.04.03 ore 23.45

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Direttore Responsabile Guido Donati

   

INCIDENTE LABORATORI GRAN SASSO
WWF: "LA PERIZIA DEL TRIBUNALE PONE DUBBI SULLA VERSIONE UFFICIALE

SI CONFERMANO NUOVE SITUAZIONI DI RISCHIO 
PER IL PIÙ GRANDE SERBATOIO D'ACQUA DELL'APPENNINO"

www.wwf.it

Il WWF esprime le prime valutazioni sulla perizia dell’Ing. Naticchia, perito del Tribunale di Teramo, relativa all’incidente del 16 Agosto 2002 che causò lo sversamento dai Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso di diverse sostanze, tra cui 1,2,4 trimetil benzene e il 2,5 difenilossazolo.
Quello che preoccupa maggiormente il WWF è la presenza nelle viscere del Gran Sasso del più grande serbatoio d'acqua dell'Appennino che alimenta gli acquedotti di tre province (Teramo, L'Aquila e Pescara) per il fabbisogno di oltre 800mila abitanti. Qualunque "debolezza" nella sicurezza dei Laboratori di Fisica Nucleare, dove vengono stoccate migliaia di tonnellate di sostanze pericolose, costituisce un elemento di rischio per la salute dei cittadini abruzzesi.

“I nostri peggiori sospetti trovano oggi un autorevole fondamento - ha dichiarato Dante Caserta, Presidente del WWF Abruzzo che da anni segue la questione dei Laboratori - Ad una prima e sommaria lettura la perizia del Tribunale di Teramo, appena depositata, si rivela densa di informazioni e giudizi di estrema gravità. Almeno 4 sono i punti focali: 

1- la versione “ufficiale” dell’incidente su cui si sono letteralmente “appiattiti” molti enti pubblici viene in larga parte spazzata via; 
2 -si ha conferma che i buchi nel pavimento della sala C dei Laboratori sono una fonte di rischio primaria per la tutela della falda;
3 -il pozzetto da cui sarebbe avvenuto lo scarico non è presente nelle planimetrie ufficiali e avrebbe avuto “l’evidente funzione di supportare operazioni di scarico nella rete delle acque di stillicidio”;
4- viene minuziosamente affrontato nella perizia il mistero della pagina strappata nel LogBook dell’esperimento" 

“Questa perizia rimarrà una pietra miliare nella nostra battaglia per la tutela delle acque del Gran Sasso perché per la prima volta otteniamo un “giudizio terzo” sull’incidente avvenuto nei Laboratori e sulle modalità di conduzione degli esperimenti - ha continuato Dante Caserta - Ci sono molti aspetti inquietanti che molti enti e non solo i Laboratori saranno chiamati a chiarire. Il nostro rammarico è che molte amministrazioni pubbliche (Regione Abruzzo, Protezione Civile, ARTA, Ministero della Ricerca, Ministero dell’Ambiente ecc.) invece di rispondere alle nostre richieste di chiarimenti hanno assunto un atteggiamento conformista o, peggio, partigiano sulla questione della sicurezza del più grande serbatoio di acqua dell’Appennino. Purtroppo si è dovuta attendere l’azione della magistratura e un incidente per avere le prime risposte.” 

Il WWF chiede che permanga il sequestro degli impianti dell’esperimento Borexino avvenuto nell’ambito del procedimento penale, per consentire diversi approfondimenti ritenuti necessari dal perito per chiarire alcuni aspetti, in particolare relativi ad una parte dell’apparato chiamato CTF (Counting Test Facility). 

   
   

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