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Anno 3 Numero 094

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Direttore Responsabile Guido Donati

 

Il Parlamento europeo ha approvato due proposte sul nucleare

 

di Paola Franz

 

21 gennaio 2004 - Il deputato Alejo Vidal Quadras Roca (PPE/DE, E) ha presentato una relazione sulla proposta di direttiva (Euratom) del Consiglio sulla gestione del combustibile nucleare esaurito e dei residui radioattivi, in cui sottolinea l’importanza di prendere dei provvedimenti in tempi brevi affinché il problema dello smaltimento non ricada sulle generazioni future. Attualmente il combustibile nucleare esaurito è conservato in depositi provvisori. Il Parlamento ha escluso categoricamente alcune soluzioni di smaltimento come quelle in mare (in depositi sottomarini) o nello spazio, i deputati hanno accolto positivamente il progetto di eliminare i rifiuti altamente radioattivi tramite impianti di smaltimento geologico in profondità.
Rifiutata la proposta di seguire un calendario comune a tutti gli Stati membri, la soluzione approvata è quella di seguire un percorso a due tappe affinché tutti possano sviluppare dei luoghi adatti allo smaltimento geologico in profondità, avendo una maggiore flessibilità. Ogni Stato dovrebbe garantire che lo smaltimento si realizzi senza rischi per la salute delle persone e senza danno per l’ambiente, senza, quindi, contaminare le acque, il suolo o l’atmosfera.
È stata approvata la possibilità di trasferire le scorie nucleari da uno Stato membro ad un altro sempre che quest’ultimo rispetti gli standard europei e internazionali.

Il Parlamento europeo ha adottato delle soluzioni anche per quanto riguarda la sicurezza degli impianti nucleari, infatti, con la prossima entrata nell’Unione di paesi che hanno impianti obsoleti e pericolosi, è indispensabile fissare degli alti standard di sicurezza comuni a tutti i Paesi dell’Unione.
E’ stata approvata la proposta del Deputato Esko Seppänen (GUE/NGL, FIN) che stabilisce che il controllo della sicurezza nucleare resti alle autorità nazionali competenti. I Parlamentari hanno evidenziato l’importanza di creare una norma comune a tutti i Paesi membri che regolamenti il funzionamento delle centrali in base all’attuale standard tecnico ed operativo europeo. A causa della pericolosità delle emissioni radioattive che si possono avere durante la costruzione o lo smantellamento di centrali nucleari tutti gli Stati dell’Unione europea dovrebbero assicurare alle persone esposte il livello più basso possibile di radiazioni.

 

 

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