|
di Paola Franz
La necessità di abolire le armi
chimiche e batteriologiche è sempre andata di pari passo con il
loro sviluppo, infatti già dal 1899, col trattato dell'Aja, erano
stati proibiti i gas asfissianti e quelli deleteri, per le atroci
sofferenze che determinavano. Nonostante ciò durante la Prima
Guerra Mondiale furono usati questi gas, per la prima volta in modo
massiccio, causando un milione di vittime. Successivamente, nel
1919, il Trattato di Versailles, mise al bando la produzione e
l'importazione di tutte le armi chimiche. Nel 1925, il Protocollo di
Ginevra, vietò l'uso di gas asfissianti e simili ma non ne vietava
la produzione; questo accordo non poté impedire il successivo
utilizzo delle armi chimiche (in Abissinia, in Cina). Nel 1975 fu
vietato, dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, lo sviluppo,
la produzione e lo stoccaggio di armi tossiche e batteriologiche.
Nel 1979 fu istituita la Conferenza del Disarmo delle Nazioni Unite,
composta attualmente da 66 stati.
Un accordo tra Stati Uniti ed
Unione Sovietica, in cui si impegnavano alla distruzione e a
rinunciare alla produzione delle armi chimiche, fu firmato nel
1990. Un accordo analogo, il primo volto ad eliminare un intero gruppo
di armi di distruzione di massa nel giro di dieci anni dall'entrata
in vigore, fu firmato nel 1993 da 130 stati all'Assemblea Generale
delle Nazioni Unite, che entrò in vigore nel 1997. Recentemente,
analogamente a quanto avvenuto per il Protocollo di Kyoto, gli Stati
Uniti hanno rifiutato il Protocollo della Convenzione sulle armi
biologiche, poiché ritengono necessarie alcune revisioni.
Esistono vari tipi di aggressivi
chimici, sono sostanze estremamente tossiche e sono:
-
Cianuri: sono derivati
dal cianuro, acido cianidrico, alogenuri di cianuro, ecc. Sono
stati utilizzati nella prima guerra mondiale e dai nazisti nei
campi di sterminio. Vi è il rischio di utilizzo di sali
idrosolubili di cianuro negli acquedotti da parte di gruppi di
terroristi.
-
Vescicatori: arsine,
cloroarsine, iprite (o gas mostarda), ecc. sono fortemente
irritanti per le mucose e la pelle. Sono stati usati sin dalla
prima guerra mondiale, ancora oggi vengono ripescate bombe di
iprite nell'Adriatico con seri problemi per i pescatori.
-
Soffocanti: cloropicrina,
difosgene, fosgene, isocianato di metile, ecc. Sono estremamente
irritanti per l'apparato respiratorio.
-
Incapacitanti: CN, CS, DC,
ecc. Non sono molto tossici e di breve durata.
-
Nervini: sarin, soman,
tabun, VX, ecc.
È importante approfondire il
problema dei gas nervini per la loro forte tossicità, la facile
produzione e il semplice utilizzo, la semplicità di dispersione e
la rapidità di effetto. Il primo gas nervino, il tabun, fu
inventato nel 1937 da Gerhard Schrader, nel 1938 fu la volta del
sarin (quello dell'attentato della metropolitana di Tokyo del 1995
da parte di una setta religiosa) e nel 1944 del soman. Le ricerche
su questi gas sono state portate avanti dai tedeschi e dagli
inglesi, poi dagli americani e dai russi ed ora anche dai paesi in
via di sviluppo.
Sono sostanze chimiche a bassissimo peso molecolare
che penetrano facilmente nell'organismo, di solito fanno parte della
famiglia dei composti organofosforici, come alcuni pesticidi. Il
loro meccanismo di azione agisce inibendo l'enzima
acetilcolinesterasi il quale idrolizza (divide) il
neurotrasmettitore acetilcolina in colina ed acido acetico a livello
della placca neuromuscolare per cui l'acetilcolina si accumula e si
blocca la conduzione dell'impulso nervoso. In altre parole i sintomi
variano dalla quantità di gas inalato: sanguinamento nasale,
sonnolenza, restringimento delle pupille, indebolimento della vista,
aumento della sudorazione, fitte al torace, mal di testa, crampi
allo stomaco, vomito, defecazione e minzione involontarie,
contrazioni, convulsioni, barcollamento, perdita di coscienza, fino
a interruzione del respiro e morte. Pochi milligrammi di gas inalato
determinano la morte in due minuti, se il contatto avviene per via
cutanea i sintomi compaiono dopo 25-30 minuti, un altro modo di
assunzione è attraverso alimenti o acque contaminati. Va ricordato
che anche i sopravvissuti spesso riportano conseguenze per tutta la
vita.
-
Sarin
(GB) La dose
letale del sain liquido per il 50% degli uomini esposti è riportato come
1,7 g
-
Soman
(GD) La dose
sulla pelle nuda che causa la morte del 50% degli uomini esposti
(di peso medio 70 kg) è di 2,2 g
-
VX
La dose che causa la morte del 50%
degli uomini esposti (di peso medio 70 kg) è di
10 mg
Il VX è forse l'agente più
pericoloso, più di dieci volte più pericoloso dei precedenti, è
poco volatile, persiste a lungo, anche sulla pelle è fortemente
aggressivo e bastano 50 mg per metro cubo per essere letale.
Vi sono antidoti per i gas nervini ma la loro rapidità di azione è
tale che senza conoscerne il tipo diviene particolarmente difficile
intervenire; inoltre gli apparati militari dei diversi Paesi
dovrebbero fornire un elenco dettagliato dei reali agenti esistenti
e distribuire alle unità sanitarie tutti gli antidoti e le
attrezzature possibili. Non è facile stabilire chi possieda armi
chimiche e chi faccia ricerca in questo campo. |
|
Archivio
Arte e cultura
Consumatori
Diritto
Etica
Eventi
Lavoro
Libri
Medicina
•Colposcopia
e
Microcolposcopia
•Dermatologia
Oncologia
Dermatologica e Mosh Micrographic Surgery
•
Ginecologia e
Ostetricia
•
Oncologia
•
Senologia
•
Sterilità
•Venereologia -Malattie Sessualmente Trasmesse
(MST)
Nucleare
e Radioprotezione
Parchi
Scienza
Sessuologia
Link
partner
venereologia.it
microcolposcopia.it
scienzaonline
paleofox.com
progettorwanda.it ciaowebroma.it
Le Foto più belle
Dott. Guido Donati
specialista in
dermatologia e venereologia
guidodonati@libero.it
|