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Anno 8 Numero 358

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Samurai

Opere dalla collezione Koelliker 


Milano, Palazzo Reale - dal 24 febbraio al 2 giugno 2009


Palazzo Reale e la Fondazione Antonio Mazzotta presentano la prima mostra in Italia dedicata al complesso mondo dei samurai, alla loro storia, al loro mito. Attraverso l’eccezionale nucleo di armature, elmi e accessori della collezione Koelliker di Milano, oltre a una serie di opere provenienti dalle Raccolte d’Arte Orientali del Castello Sforzesco, verrà ripercorsa la storia sociale, politica ed economica del Giappone e della classe sociale che lo governò per quasi settecento anni.
L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, è prodotta da Palazzo Reale in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta. La mostra si avvale inoltre del contributo della Regione Lombardia - Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie e di alcune importanti realtà private.
L’allestimento presso l’appartamento della Reggia di Palazzo Reale e i percorsi didattici assumeranno un ruolo essenziale in questa mostra. Numerosi eventi collaterali coinvolgeranno la città di Milano nell’esplorazione dell’immaginario samurai che in Occidente suscita da sempre un grande fascino e curiosità e che ancora sopravvive quale modello strutturale per aspetti importanti della società giapponese contemporanea come alcune grandi aziende che dalla tradizione samuraica provengono.

Per sette secoli il Giappone è stato governato da una casta militare - i bushi ovvero la classe dei samurai – che ha lasciato di fatto all’imperatore una sovranità di tipo sacerdotale. L’abbigliamento da guerra dei samurai è quindi sempre stato considerato, anche in periodo di pace, come un importante segno di comando e di condizione sociale. La necessità di distizione della casta di potere ha talvolta, a seconda dei periodi storici, prevalso sulla funzione protettiva dell’armatura, portando alla realizzazione di armature dalla bellezza stupefacente, impreziosite da ornamenti di pregevole fattura. La Collezione Koelliker di armature giapponesi costituisce una raccolta pressoché unica in Europa per numero e qualità dei pezzi, certamente una delle più importanti al di fuori del Giappone. Gli esemplari sono tutti in ottimo stato di conservazione e provengono esclusivamente da samurai di alto rango, se non da daimyo (signori feudali). Completano la rassegna alcuni oggetti provenienti dalle Raccolte d’Arte Orientali del Castello Sforzesco, tra cui una bardatura da cavallo completa di armatura e maschera da guerra. 
L’esposizione presenta quindi una selezione di circa novanta pezzi tra armature complete, elmi, forniture per spada e altri accessori per samurai, realizzati tra il periodo Azuchi Momoyama (1575 – 1603) e il periodo Edo (1603 – 1867).
In questo secondo periodo vissero samurai leggendari come Miyamoto Musashi, il più grande maestro dell’arte della spada e protagonista del famoso romanzo di Yoshikawa Eiji, venduto in oltre centoventimilioni di copie e ispiratore di almeno quindici versioni cinematografiche.
I samurai avevano il privilegio di portare due spade, il cognome e avevano il diritto di “uccidere e andarsene” (kiritsuke gomen). In seguito alla diffusione in Giappone del buddismo zen i samurai si dedicarono alle tecniche di meditazione per acquisire maggiori poteri intuitivi e conoscitivi, ma anche per cancellare paure ed esitazioni, per raggiungere un totale autocontrollo, accettando il flusso degli avvenimenti non opponendosi a essi con violenza. 

La mostra consentirà di ammirare straordinari esempi di tosei gusoku (“armatura moderna”) e di conoscerne la storia, le tecniche costruttive, le principali scuole di armaioli e infine scoprirne gli elementi da cui sono formate (dô, menpô, kote, haidate ecc).
La tosei gusoku sostituisce la ô-yoroi (letteralmente “grande armatura”) del periodo medioevale, in quanto più agevole in battaglia, ma anche più resistente e confortevole. Concepita per far fronte a una situazione di guerra civile, paradossalmente rimase in voga anche per il successivo periodo di pace, diventando un importante simbolo di status sociale e non più un mezzo di difesa. Lo sfarzo di lacche e legature colorate, l’impiego di bordure e ornamenti cesellati e dorati e la continua ricerca di decori insoliti sono la vera caratteristica delle armature tosei gusoku. 
L’elmo giapponese, il kabuto, costituisce una sezione a parte della mostra per la sua particolare qualità. Il kabuto è l’elemento dell’armatura che da sempre ha suscitato maggiore ammirazione, non solo per l’elevato potere di espressività delle sue forme, ma anche per le raffinate soluzioni tecniche adottate nella sua realizzazione. Il Kabuto è tra gli elementi più importanti del corredo armato, il primo che istintivamente si nota, ed il primo che tradizionalmente viene indicato nello studio critico del corredo. In mostra si potranno ammirare alcuni esempi di kawari kabuto (“elmi straordinari”) dalle forme e dagli ornamenti eccentrici e spettacolari generalmente ispirati a oggetti sacri o a elementi della natura (draghi, animali, frutti...). Completano il percorso espositivo alcuni accessori per samurai di straordinaria qualità (spesso lavorati a sbalzo) come maedate (ornamenti per elmi), montature per spade, e alcune lame di katana, l’arma per eccellenza dei samurai.
Il catalogo
Il catalogo della mostra proposta a Palazzo Reale, edito da Mazzotta, mira a divenire uno dei testi di riferimento essenziali nella letteratura internazionale sull’argomento, venendo così a “togliere un velo” su quegli aspetti sociali e culturali che ruotano intorno alle figure mitiche dei Samurai.
Il volume, a cura di Giuseppe Piva, prevede un saggio tecnico descrittivo delle armature giapponesi e una storia di questa parte della Collezione Koelliker, con la riproduzione a colori di tutti gli oggetti esposti, nel loro assemblaggio completo e nei dettagli.
Altri studiosi sono stati chiamati a partecipare al progetto, tra cui Francesco Civita, curatore della sezione giapponese del Museo Stibbert di Firenze, per una storia del collezionismo europeo in questo settore, e Gianni Fodella, per un’inquadratura storico – economica della società giapponese del periodo Edo.

SAMURAI
A cura di Giuseppe Piva e della Fondazione Antonio Mazzotta
Periodo: 25 febbraio – 2 giugno 2009 
Sede: Palazzo Reale Piazza del Duomo 12, Milano 20122 
Informazioni: INFOLINE 02.54913, www.mazzotta.it | www.comune.milano.it/palazzoreale  www.mostrasamurai.it 

Orari: tutti i giorni h. 9.30/19.30; lun h. 14.30/19.30; gio h. 9.30/22.30; la biglietteria chiude un’ora prima
Aperta con orario normale: 12 aprile, 13 aprile, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno 2009
Biglietto d’ingresso: intero € 9,00; ridotto € 6,00, scuole € 4,00 
Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta con testi di Giuseppe Piva, Francesco Civita, Gianni Fodella 

Milano, 18 febbraio 2009
 
                               

 

 

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