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Anno 7 Numero 344

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Il genio di Manzł nel centenario della nascita dell'artista

Nasce la Fondazione Giacomo Manzł, viene presentato alla stampa l’Atelier del Maestro 

La Fondazione Giacomo Manzł verrą aperta al pubblico nella primavera del 2009

Giacomo Manzł, una delle personalitą pił significative nel panorama della scultura italiana del ‘900, il cui talento, abilitą e passione lo hanno reso noto sia in Italia che all’estero, nacque a Bergamo il 22 dicembre 1908.
Nella splendida cornice della Galleria nazionale d’arte moderna, la moglie Inge e i figli Giulia e Mileto, in occasione del centenario della nascita hanno ufficializzato la Fondazione Giacomo Manzł, creata per tutelare la figura intellettuale ed artistica di Giacomo Manzł e per curare l’apertura dell’Atelier in cui il Maestro lavorava, ad Ardea . Dopo mesi di un lungo e meticoloso restauro č stato presentato alla Stampa lo Studio privato del Maestro, un luogo sacro della sua arte e della sua anima, nel quale prima d’ora, nessuno poteva accedere ad eccezione dei suoi pił stretti collaboratori e delle pił alte cariche di Stato, oltre che della cultura internazionale. 
I lavori di restauro hanno interessato l’edificio dell’Atelier che occupa un’area di oltre 600 mq compreso uno spazio espositivo-museale e il giardino circostante, il “Parco delle Sculture”, che si estende per oltre 10.000 mq.

La Fondazione Giacomo Manzł verrą aperta al pubblico nella primavera del 2009.
La moglie ed i figli hanno voluto che tutto rimanesse come allora, un unico grande ambiente luminoso con soffitti molto alti ed ampi lucernai come unica fonte di luce naturale per ricevere la luminositą necessaria per evidenziare ogni minimo dettaglio del lavoro svolto, e in cui gli sgabelli, le tele, gli scalpelli e tutti gli attrezzi del Maestro sono ancora sui tavoli da lavoro, come se il tempo si fosse fermato.
Nell’Atelier-Studio ogni singolo strumento di lavoro, gelosamente custodito, rimanda ad una storia differente che ci svela le diverse abilitą dell’artista: squadre, spatole, lime, seghe, martelli, ebano ed argilla sottolineano il lavoro che Manzł affrontava quotidianamente con rigore assoluto.
In questo luogo hanno visto la luce molte delle sue opere pił importanti: dai celeberrimi Cardinali, ai Passi di danza, alle Sedie, alla Carrozza con Giulia e Mileto, ai Busti di Inge, ai maliziosi Ritratti femminili, ai vari monumenti come le Grandi Pieghe, la Porta della Guerra e della Pace a Rotterdam, per finire con l’Inno alla Vita per il Palazzo dell’Onu a New York.

“Sono felice di sapere che tutti quelli che amano ed ammirano l’opera di Giacomo” dichiara Inge Manzł “potranno percepire, vivere e respirare l’atmosfera del luogo in cui il grande scultore del ‘900 ha ideato, sofferto, lavorato per creare le sue opere”.
La speranza di Inge, Giulia e Mileto Manzł č che la Fondazione riesca nell’intento di salvaguardare e tutelare l’immagine e l’opera omnia del Maestro, proseguendo altresģ nella valorizzazione e divulgazione di questi luoghi che sono stati parte fondamentale dell’arte stessa. 
Per le celebrazioni del centenario della nascita di Manzł, la Galleria nazionale d’arte moderna, e la collegata Raccolta Manzł di Ardea, hanno organizzato, presso la stessa Raccolta Manzł, la mostra Giacomo Manzł. Grafica autobiografica (aprile-dicembre 2008; catalogo Electa); entrambi i musei hanno poi collaborato insieme con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo alla mostra Giacomo Manzł 1938-1965. Gli anni della ricerca presso la stessa GAMEC di Bergamo (ottobre 2008-febbraio 2009; catalogo Electa), presentando in tale occasione il progetto di digitalizzazione e schedatura dei fondi relativi allo scultore per gli anni 1930-1965 conservati presso l’Archivio Bioiconografico della Galleria nazionale e quello della Raccolta Manzł; il 28 settembre presso la Raccolta Manzł si č tenuto, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo e la Fondazione Isabella Scelsi di Roma, nell’ambito delle Giornate Europee per il Patrimonio, il concerto Omaggio a Manzł, introdotto dal brano di Luigi Nono Musiche per Manzł (1969). 

Tutte le attivitą celebrative del Centenario hanno ottenuto i patrocinii del Ministero per i Beni e le Attivitą Culturali, della Regione Lazio, della Provincia di Roma, della Biblioteca Apostolica Vaticana e dei Comuni di Ardea, Aprilia e Pomezia.

Biografia Giacomo Manzł

Le Testimonianze dal Volume “L’Atelier del Maestro. Il luogo dell’Anima” – novembre 2008

La Fondazione Manzł

Ufficio Stampa Fondazione Giacomo Manzł
Mara Cochetti 

Ufficio Stampa Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Carla Michelli 

Roma, 13 novembre 2008
 
                               

 

 

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