17 Marzo 2004 -
Fedele alla tradizione di apertura e divulgazione ai giovani e agli
appassionati di cultura scientifica, anche quest’anno ESRIN, lo
stabilimento italiano dell’ESA, apre le sue porte il prossimo 22
marzo 2004.
Dalle ore 10:00 alle ore 17:30, sarà una giornata intensa dal
programma ricco di conferenze e visite nello stabilimento che si
trova a Frascati, a pochi chilometri da Roma. Sono già previste
oltre 600 persone, provenienti dalle scuole superiori romane e non.
Soprattutto gli studenti dei Licei scientifici si sono dimostrati i
più accaniti fan dello spazio. L'ESA, infatti, gestisce la politica
spaziale europea che vede l'Italia tra i primi Paesi membri
contribuenti dell'Agenzia Spaziale Europea.
Ad accogliere i ragazzi sarà uno
dei tre astronauti ESA di nazionalità italiana, Paolo Nespoli, che
già fece gli onori di casa nell’edizione dell’Open Day 2001,
riscuotendo grandissimo successo per la familiarità dei modi e per
le sue conferenze, con immagini e filmati degli astronauti in
orbita. Paolo Nespoli, astronauta ESA dal 1998, lavora stabilmente a
Houston nel Johnson Space Center dove costantemente si allena nelle
grandi facilities che la NASA ha a disposizione. L`ingegner Nespoli
sta seguendo dei corsi di training per le passeggiate spaziali fuori
dalla Stazione Spaziale Internazionale, ISS, ed è entrato a far
parte dell’equipaggio degli Shuttle, seguendo da terra i compagni in
volo.
Ma nelle
attività dell’Agenzia non esiste solo lo spazio “esterno”:
importantissimi sono i programmi che ESA ha sviluppato nel campo
dell’Osservazione della Terra, delle Telecomunicazioni satellitari e
nel campo ingegneristico della progettazione e realizzazione di
razzi lanciatori. Per far conoscere questi programmi al pubblico che
parteciperà all’Open Day, gli scienziati che tutti i giorni lavorano
a questi progetti hanno preparato filmati, schede introduttive e
spiegazioni che avranno luogo nella Magellan Room, la grande sala
per le conferenze che ospita il modello in scala della ISS.
Per lo studio della Terra, Maurizio
Fea, fisico dell’ESA e decano nel campo dell’osservazione del nostro
pianeta, descriverà gli ultimi traguardi raggiunti nella tecnologia
del “remote sensing”, ovvero come si arriva allo studio tramite
satellite e alle misure accurate ottenute con gli strumenti più
sofisticati, a bordo dei satelliti in orbita.
Studiare la Terra con i satelliti
che ESA ha mandato in orbita e il cui ultimo preziosissimo
contributo ci viene dal satellite ENVISAT, lanciato nel 2002, serve
a comprendere a fondo i mutevoli fenomeni che caratterizzano la
biosfera in cui viviamo. Si studiano infatti sia le terre emerse,
sia le acque che coprono la superficie terrestre siano esse
ghiacciate come ai Poli o dolci come nei laghi e nei fiumi o salate
come le immense vastità degli oceani, sia l’atmosfera.
Grazie ai dati che giungono a terra
dai satelliti in orbita – e si tratta di una mole di dati
impressionante, tale di “riempire” decine di migliaia di PC – gli
scienziati dell’ESA, assieme a tutta la comunità scientifica
mondiale, tengono sotto controllo lo stato di salute del pianeta.
ESRIN ha una spiccata “vocazione” per l’Osservazione della Terra:
nello stabilimento esiste un edificio, chiamato ENVISAT Building, in
cui vengono archiviati e gestiti i dati provenienti dai satelliti.
Inoltre vi è stata impiantata una grandissima antenna, che sarà
visitabile durante la giornata, proprio per la ricezione di quei
dati.
Le
comunicazioni satellitari sono importanti in quanto gestiscono i
collegamenti tra i vari continenti, garantendo che il flusso di
informazioni non venga interrotto. Siamo infatti abituati alle
dirette televisive satellitari, o ai collegamenti dei reporter dalle
zone di guerra, ma non pensiamo che grazie ai satelliti è possibile
per i medici nelle zone remote mettersi in contatto con i grandi
centri ospedalieri lontani migliaia di chilometri, per avere un
consulto o addirittura un aiuto robotizzato tele-guidato in sala
operatoria. Ma esistono anche situazioni di tele-educazione, lì dove
i bambini o i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con
classi di coetanei. Inoltre le telecomunicazioni satellitari
forniscono servizi utilissimi nella navigazione satellitare. Alla
fine del 2005 ESA lancerà i primi due satelliti del sistema Galileo
di navigazione satellitare, che si affiancherà entro il 2008 al più
conosciuto GPS americano.
Anche nel campo dei lanciatori,
l'Agenzia Spaziale Europea ha all’attivo una serie di progetti. Tra
questi c'è quello del piccolo lanciatore Vega, per satelliti di
piccole dimensioni, che ha il suo quartier generale proprio in
ESRIN. E il responsabile di questo progetto, l`ingegner Fabrizio
Felici, metterà a disposizione dei visitatori la propria esperienza
nella realizzazione di quelle macchine così complesse quali sono i
razzi vettori che portano i satelliti in orbita.
Per tutte le informazioni e per i
dettagli e la logistica della giornata, contattare:
www.esa.int